Raffaello e La madonna di Foligno: la fortuna di un modello

In occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, il Comune di Foligno intende celebrare il genio del pittore urbinate con una mostra dedicata alla fortuna di una delle sue opere più illustri e fortemente legata alla storia della Città: la Madonna di Foligno. L'opera, eseguita tra il 1511 e il 1512, fu commissionata a Roma dal folignate Sigismondo de' Comitibus, al tempo segretario del Papa Giulio II, e rimase nella Basilica  di Santa Maria in Aracoeli almeno fino al 1565. In quell'anno  suor Anna de' Comitibus, nipote di Sigismondo e Badessa del Monastero di Sant'Anna, la riportò a Foligno, dove rimase esposta per oltre due secoli sull'altare maggiore della chiesa. Nel febbraio 1797 venne requisita dai francesi per incrementare le raccolte d'arte del Museé du Louvre a Parigi. Il dipinto fece ritorno in Italia solo nel 1816, all'indomani del Congresso di Vienna, entrando a far parte delle raccolte dei Musei Vaticani.
La mostra, a cura di David Lucidi, Francesco Federico Mancini e Marta Onali, sarà aperta al pubblico dal 24 settembre 2020 al 24 gennaio 2021 e si svilupperà su tre sedi espositive:
- Palazzo Trinci, salone di Sisto IV con l'esposizione di dipinti e stampe dal XVI al XIX secolo attestanti la fortuna della Madonna di Foligno in Umbria e una sala multimediale per un percorso immersivo nelle opere di Raffaello;
- il Monastero di Sant'Anna, sezione dedicata alla figura di Suor Anna de' Comitibus e alle vicende consservative del dipinto di Rffaello fino al 1797;
- l'Archivio di Stato esposizione documentaria dedicata alla figura di Sigismono de' Comitibus, il committente della Madonna di Foligno.

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